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Il set principesco e infelice di Grace Kelly

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Alla sua prima uscita pubblica nel set aristocratico Diana Spencer si presentò timida 19 enne con un abito nero senza spalline, “look sbagliato” che segnava anche il debutto della sua sincera antipatia per i protocolli. Il disagio della futura sposa di Carlo d’Inghilterra fu cosi forte da provocarne la fuga terrorizzata nel bagno della Goldsmith’s Hall di Londra, 9 marzo 1981.

Se ne accorse Grace Kelly, ex attrice e principessa da un quarto di secolo, che la consolò con amara ironia: “Non preoccuparti cara, vedrai andrà solo peggio”. L’anno dopo Grace morì in un incidente e Diana insisterà per andare al suo funerale. Unite dalla stessa tragica parabola che di fiabesco aveva ben poco.

La “favola” tra Grace e Ranieri esaltata da rotocalchi e venditori di sogni era l’unione combinata tra una ricca e famosa attrice d’estrazione borghese e un regnante grossolano, ansioso di trovare una star che risollevasse l’immagine e le casse del suo regno e assicurasse un erede al trono, senza il quale il Principato di Monaco sarebbe tornato alla Francia.

Tant’è che Ranieri, la moglie, l’aveva trovata: l’attrice Gisèle Pascal che scaricò quando seppe che non era fertile. Gisèle poi ebbe una figlia dall’uomo che la volle davvero, Ranieri si assicurò dalla diva di Hollywood tre figli scapestrati e si rivelò dispotico fino a vietare i suoi film.

Anche la decantata sobria eleganza, il giorno delle nozze ostentava 24 metri di taffetà di seta realizzato da 36 sarte in sei settimane e una infinita coda di pizzo, e ai 700 invitati fu offerta una torta di sei piani in cui svettava la miniatura di pasta e zucchero del Palazzo dei Principi.

Il cinema perse una grande interprete, Grace Kelly smarrì l’identità per compiacere la vita di corte. Un errore, confidò anni dopo. Ma a differenza della ribelle Diana si adeguò con abile diplomazia a quella prigione dorata, dedita ai figli e alla beneficenza, raccolta in preghiera segreta al santuario di Laghet per consolare la depressione.

Prima del matrimonio le sono state attribuite relazioni compulsive, con i partner dei film, molto più grandi (26 anni di differenza con Bing Crosby) e spesso sposati. Il padre, figlio di immigrati diventato ricco, sognava di entrare nell’alta società e ispirava le sue scelte. Ma gli disobbedì quando scelse di fare l’attrice. Durò poco, 11 film entrati nella storia del cinema, da Mezzogiorno di fuoco a La finestra sul cortile.

Alfred Hitchcock valorizzò come nessuno la sua personalità, sintesi di freddezza, mistero e passione. “Un vulcano dalla cima innevata” disse di lei il regista che le suggerì il divorzio, per riprendersi il cinema.

Nell’estate dell’82 il disagio esistenziale della principessa di Monaco si manifestò a 52 anni col viso pallido, il rifiuto del cibo, forti mal di testa, così raccontò la sorella. Segnali che il set principesco ignorava.
Finché la mattina del 13 settembre un ictus cerebrale spinse l’auto e la vita di Grace Kelly in volo oltre i tornanti della Costa Azzurra che l’avevano celebrata accanto a Cary Grant.

(foto GettY)

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