Il Covid poi la guerra, gli effetti collaterali sprigionati dal clima surreale che si respira da qualche anno appaiono più gravi quando colpiscono coloro che assumono decisioni per conto di milioni di persone. Masse che Pasolini indicava già 50 anni fa come prigioniere dell’unica rivoluzione non fallita da est a ovest: quella del consumismo.
In ricordo di Pier Paolo Pasolini, intelligenza intuitiva e irregolare senza eguali, scrittore, poeta, regista nato a Bologna il 5 marzo 1922 e ucciso a Ostia a 53 anni, ecco uno stralcio dell’intervista che Enzo Biagi gli fece nel 1971.
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Che mondo sogna?
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 Per un certo tempo da ragazzo ho creduto nella rivoluzione come credo nei ragazzi di adesso. Non ho speranze, quindi non mi disegno nemmeno un mondo futuro
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Mi pare che lei non creda più ai partiti
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 Se lei mi dice che non credo più ai partiti mi dà del qualunquista e io invece non sono un qualunquista. Tendo più verso una forma anarchica che verso una forma ideologica di qualche partito, questo si.
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Perché lei sostiene che la borghesia sta trionfando?
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 La borghesia sta trionfando in quanto la civiltà neocapitalistica è la vera rivoluzione della borghesia e non vedo alternativa, perché anche nel mondo sovietico la caratteristica dell’uomo non è tanto aver fatto la rivoluzione ma di essere un consumista, la rivoluzione industriale livella tutto il mondo
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Questa società che lei non ama in fondo le ha dato tutto, il successo
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 Il successo non è niente…è sempre una cosa brutta per un uomo, può esaltare al primo momento…dare certe vanità, ma in realtà appena ottenuto si capisce che è una cosa brutta
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Che cosa ci trova di cosi anormale?
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 La televisione è un medium di massa e non può che mercificarci e alienarci
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Ma noi stiamo discutendo con grande libertà, senza alcuna inibizione
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 No, non è vero
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Lei non può dire tutto quello che vuole?
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 No, non posso dire tutto quello che voglio
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Lo dica
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 No non potrei perché sarei accusato di vilipendio del codice fascista italiano e poi di fronte all’ingenuità o sprovvedutezza di certi ascoltatori io stesso per primo non vorrei dire certe cose e mi auto censuro. Ma non è tanto questo, è il medium di massa in sé, nel momento in cui qualcuno ci ascolta in video ha verso di noi un rapporto da inferiore a superiore, un rapporto spaventosamente antidemocratico
𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢 Chi sono le persone che ama di più?
𝐏𝐚𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 Sono le persone che non abbiano fatto neanche la quarta elementare, le persone semplici… ma non lo dico per retorica ma perché la cultura piccolo borghese è qualcosa che porta a delle corruzioni a delle impurezze, mentre un analfabeta, uno che abbia fatto le elementari ha sempre una certa grazia che poi va perduta attraverso la cultura. Poi si ritrova un altissimo grado di cultura, ma la cultura media è sempre corruttrice.