L’onore di accendere il fuoco olimpico arrivò dopo una decisione a sorpresa e a ridosso della cerimonia. Enriqueta Basilio emozionata e fiera sbucò di corsa nello stadio con la fiaccola in mano e fece i 93 gradini fino al braciere. Tra lo stupore di molti, soprattutto dei conservatori. E primo fra tutti Pierre de Coubertain, per il fondatore dei moderni giochi olimpici lo sport era partecipazione ma non aperta alle donne. Lassù si sarà rassegnato.
La ragazza aveva 20 anni e fece crollare un muro: fu la prima donna a accendere il sacro fuoco delle Olimpiadi, la prima volta che l’ultimo tedoforo non era un uomo. Accadde a Città del Messico e non a caso nel ’68, anno di rivolte sociali e tragedie politiche, fermenti che hanno segnato il mondo. Enriqueta era nata dall’altra parte del Messico, il 15 luglio del 1948. Atleta velocista, brava sugli 80 a ostacoli e sui 400 metri piani. Ma è entrata nella Storia quel 12 ottobre ’68, con un giro di pista rivoluzionario.