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I fiori, le chiese e le barricate di Kiev

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Kiev è la sintesi tra l’imponente architettura delle sue mura e il solido nazionalismo della sua gente, rafforzato dall’invasione russa ma con radici molto più lontane. Chissà Putin, con i suoi generali, quali piani aveva in testa per invadere una città che sembra non finire mai.

Il centro non si sa bene dove inizi ma si riconosce nelle splendide chiese, autentiche opere d’arte, e nei bellissimi parchi dove l’irrigazione scatta con il coprifuoco, a ricordare il senso della vita.
Appena decentrati, la scena è tutta dei palazzoni anonimi di 20 e 30 piani d’epoca sovietica, dove si percepisce la fatica di vivere e la dignità delle persone. Disegnano gran parte della capitale e sembrano convivere bene con il marchio capitalistico dei giganteschi supermarket.

Le immagini scelte in questo video sono indulgenti, perché se la vita sembra in fiore, a Kiev il clima è cupo, sacchi di sabbia e cavalli di Frisia ovunque, il coprifuoco dalle 23 alle 5 e alle 21 tutto chiude.

I posti di blocco sono stati la mia maggior preoccupazione, più delle mine nei campi di battaglia e dei missili russi. La polizia può controllare il cellulare senza motivo e se trova immagini sensibili di guerra, metterlo sotto controllo o sequestrarlo, e così l’ auto, senza più restituirla. La presenza dell’amico Nicolai, militare volontario, è stata preziosa.

Scrivo queste cose fuori da un autogrill di Firenze accarezzato dal sollievo della libertà che ho cominciato a respirare in Polonia ieri alle 2.30 di notte dopo 5 ore di attesa al confine ucraino e un controllo poliziesco in cui mi hanno risparmiato le tasche dei pantaloni.
Ho fatto 5 mila km per andare a Kiev ma quando oggi ho visto il cartello Italia sul Brennero mi sono commosso. Tra poche ore sono a casa.
(Ferruccio)

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1 Commenti

Tiziana 23 Giugno 2022 - 23:38

Bentornato in Italia . Paese che sbaglia a volte, delle altre diventa quello di pulcinella ma è sempre il.paese dove la.liberta e la democrazia sono inviolabili. Grazie per questi splendidi video che ci hai regalato, rischiando sulla tua pelle .
Bellissime le.bandiere ucraine alla fine che sventolano nella speranza della pace .

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