Home » I gas in guerra, i tedeschi i primi a usarli. Il cimitero dello sterminio a Ypres (Belgio)

I gas in guerra, i tedeschi i primi a usarli. Il cimitero dello sterminio a Ypres (Belgio)

da

Chi è stato a Ypres si commuove due volte, nello sguardo perso tra l’infinita campagna e le migliaia di tombe. La pace cosi dolce che immaginarvi un teatro di guerra sembra un film. Eppure, i viaggiatori in cammino raccontano che ogni manciata di chilometri spunta un cimitero con vista sui campi di battaglia: 170 camposanti dove riposano mezzo milione di soldati caduti in queste Fiandre del Belgio vicino al confine francese e al Mare del Nord.

Nei pressi di questa cittadina di 35 mila abitanti, poco turistica ma ricca di storia, c’è un memoriale che commemora duemila canadesi, sono le truppe di ragazzi sterminati nel primo attacco con armi chimiche utilizzate in una guerra. Furono i tedeschi a impiegarle nel primo conflitto mondiale il 22 aprile 1915, gas asfissiante a base di cloro che odorava di aglio e senape e per questo chiamato Gas mostarda che da allora prese il nome iprite, proprio dalla località Ypres.

I canadesi furono le prime vittime insieme ai russi ma morirono a migliaia, oggi quei campi di battaglia sono luogo di pellegrinaggio e le lapidi ancora visitate dai parenti. Le armi chimiche, vietate dalle convenzioni internazionali, furono sviluppate grazie a scienziati senza scrupoli poi redenti da crisi di coscienza sull’uso di morte delle loro scoperte. È il caso del chimico tedesco Otto Hahn, passato alla storia come il fondatore dell’era atomica per aver scoperto la fissione nucleare nel ’38 e prima ancora fu lui a guidare le ricerche sui gas tossici usati a Ypres.

Di fronte alle persecuzioni Otto abbandonò il cinismo e si oppose al nazismo, si dimise da insegnante all’Università di Berlino per protesta contro il licenziamento di colleghi ebrei e quando furono sganciate le atomiche sul Giappone nello stesso anno in cui ricevette il premio Nobel nel 1945, si disperò.

Distrutta da gas e bombe Ypres oggi è una città raffinata nei tipici palazzi fiamminghi, nei graziosi caffè. I cimiteri di guerra sono un luogo di pace, come la Porta Menin (Menin Gate) dedicata ai dispersi.
Sotto quell’arco, dal 2 luglio 1928, ogni sera alle 20 ci si raccoglie davanti ai trombettieri che suonano the last post, l’ultimo messaggio, la gratitudine ai tanti che hanno dato la vita per la libertà e mai ritrovati.
(Ferruccio)

nella foto un cimitero di guerra a Ypres, grazie a Liz viaggiatrice gallese

Related Videos

Lasciaci un commento