A Lisbona l’autunno si è presentato con il cielo rosa. E la vita è tornata a contagiare tram e stradine. Il Portogallo è il Paese con il più alto numero di vaccinati al mondo e dal 1 ottobre le restrizioni per il Covid saranno quasi tutte rimosse. L’85 per cento della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose e il 74 per cento anche il richiamo e il governo ha potuto finalmente annunciare l’eliminazione della task force sui vaccini. Con tutti gli onori per chi l’ha guidata: l’ammiraglio 𝐻𝑒𝑛𝑟𝑖𝑞𝑢𝑒 𝑑𝑒 𝐺𝑜𝑢𝑣𝑒𝑖𝑎 𝑒 𝑀𝑒𝑙𝑜, classe 1960, ufficiale della Marina. Nato in Mozambico, entrò a 19 anni nella 𝘌𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢 𝘕𝘢𝘷𝘢𝘭 come cadetto e dopo aver navigato per i marosi oggi è considerato eroe nazionale.
Grazie a lui il governo socialista di Antonio Costa ha tagliato il traguardo che si era dato di 10 milioni di vaccini a settembre (su una popolazione di 10 milioni e 254 mila). Lui, il comandante Henrique ha sempre mantenuto la calma e più che ai primati puntava alla la cosa più importante, “raggiungere la quota che ci permette di essere al sicuro”. Giorni fa quando ha dovuto fronteggiare i no vax che gli gridavano “assassino” è andato loro incontro e ha spiegato che il “vero killer è il virus”.
Il risultato del Portogallo si deve in parte alla paura della 𝑣𝑎𝑟𝑖𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑡𝑎, che da queste parti ha colpito più che altrove e ha accelerato la vaccinazione di massa, ma anche all’organizzazione on line e all’efficienza dei centri per il vaccino. In questa fase di ritorno alla normalità resta l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici, ai grandi eventi, negli ospedali e centri commerciali ma nei ristoranti e negli alberghi nessuno dovrà più presentare il certificato verde e anche la notte può tornare benedetta, nei locali, tra scalinate e viuzze colorate. Il Paese 𝑟𝑖𝑎𝑝𝑟𝑒 le sue spiagge atlantiche, i castelli, il suo cammino per Santiago. E riprende il viaggio, sotto il cielo rosa.
(𝑁𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑇𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐵𝑒𝑙𝑒𝑚, 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝑈𝑛𝑒𝑠𝑐𝑜 𝑒 𝑠𝑖𝑚𝑏𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐿𝑖𝑠𝑏𝑜𝑛𝑎)