Hanno perso le bugie. Novak (alias Novax) Djokovic ne ha raccontato abbastanza per scambiare il diritto di non vaccinarsi con quello di scavalcare le regole. Non se la sono bevuta nella terra dei canguri dove la libertà non è un bene “pro domo sua” ma collettivo e gli australiani hanno dovuto rinunciarvi a causa del Covid come non accadde nemmeno durante la guerra.
Unico non vaccinato tra i 128 partecipanti all’Australian Open, il tennista serbo non potrà scendere in campo a Melbourne, la città che ha subito il più lungo lockdown del mondo, durato 262 giorni, quasi nove mesi. E a nove si fermerà con tutta probabilità il suo record di vittorie in terra australiana.
La Corte federale ha respinto il ricorso del tennista numero 1 al mondo e all’unanimità ha cancellato il suo visto. Ha evitato un precedente pericoloso contro “gli sforzi di vaccinazione da parte di altri in Australia” e ne ha creato uno storico: per una volta non si guarda in faccia a nessuno, nemmeno se ricco e bugiardo.
In Serbia lo accoglieranno come un eroe, intanto Djokovic ha perso la stima dei suoi colleghi. Tra questi Nadal “credo alla competenza della scienza…gli Australian Open saranno un grande torneo con o senza di lui”, Tsitsipas “ci ha fatto passare per idioti”, fino alla leggendaria Navratilova “è indifendibile, se si vuole essere leader bisogna dare l’esempio“.
La sintesi completa è di Adriano Panatta: “Djokovic ha fatto due errori. Il primo è che è andato a fare un torneo dove era chiaro che ci volesse il vaccino. Il secondo è che è andato in giro da positivo incontrando alcune persone. Quello che ha fatto non è rispettoso nei confronti degli altri 127 giocatori che sono tutti vaccinati. Non è che se sei il numero 1 al mondo hai privilegi sui regolamenti”.
La decisione del giudici darà fiato ai complottisti pro Novak e novax, urleranno che Djokovic ha fatto naufragare un investimento da 2 miliardi nelle miniere della sua Serbia di una multinazionale anglo australiana ed è vittima di una vendetta politica. Non diranno però che se il tennista fosse entrato in Australia vaccinato avrebbe giocato regolarmente il torneo. Da numero uno al mondo, da comune mortale.
(Ferruccio)