La fonte è la tv di stato ucraina, che ha disegnato la mappa dell’invasione russa scattata il 24 febbraio alle 4 del mattino. E’ molto chiara, abbiamo aggiunto la traduzione in italiano. In alto a destra scorrono i giorni e i mesi del conflitto, il colore rosso indica l’occupazione russa, il verde il contrattacco ucraino.
Qui a Kiev la gente non sorride neanche in una giornata di sole e in questi giorni molto caldi (fino a 31 gradi), tira una brutta aria. Nella capitale la normalità è un desiderio precario e dei russi (e bielorussi ) non si fidano per niente, un nuovo tentativo di invasione della capitale deciso da Putin, per quanto folle nessuno lo esclude.
Da queste parti si usa l’ espressione “radio della gonna”, per indicare le notizie che trapelano di bocca in bocca tra le donne più chiacchierone nei villaggi di confine, e dalle parti della Bielorussia, qualcuno deve aver avuto notizie di movimenti di truppe se è vero che ha iniziato a fare scorte alimentari, che non è un buon segno.
Ieri sono stati lanciati almeno cinque missili nell’Ucraina occidentale, non lontano da Leopoli, a Ternopil e Khmelnytskyi, due a sud a Odessa, e uno proprio a Leopoli, l’unico che sarebbe andato a bersaglio col bilancio di un bambino di pochi mesi ferito e 26 case colpite.
Per non farci mancare niente, ecco il suono sinistro delle sirene di allarme aereo nei cieli di Kiev, suonano spesso, non sempre e la gente sembra conviverci, ma di notte fanno più paura.
