L’ultimo sondaggio consentito 15 giorni prima del voto del 25 settembre dice che il Centrodestra ha un vantaggio incolmabile. Fino a indeciso contrario, che non è poco: quasi un italiano su tre. Antonio Noto specializzato nei sondaggi d’opinione, ci ha rilasciato un’intervista da cui estraiamo i dati essenziali.
𝐋𝐚 𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐡𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐭𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐞𝐬𝐢𝐭𝐨?
Gli indecisi, sono il 28 per cento. Se una parte rilevante di loro sceglie uno dei partiti delle coalizioni potrebbe ribaltare l’esito ma è imponderabile. Il 20 per cento decide solo nell’ultima settimana, l’8 per cento nell’ultimo week end e il 3 per cento in cabina elettorale.
𝐆𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐢?
Il Centrodestra al 47 per cento, Centrosinistra al 27, Movimento 5 stelle al 13, Terzo polo al 7,7 per cento. Quanto ai partiti, il Pd è sceso sotto il 20 per cento, era al 22, Meloni è al 24,5 in aumento ma non è una novità, cresce da molti mesi, Forza Italia 6,9 per cento con oscillazioni piccole.
Cresce di due punti il Terzo polo ma il 12 per cento pronosticato da Calenda è un miraggio mentre è più credibile la doppia cifra.
𝐈𝐥 𝐓𝐢𝐤 𝐓𝐨𝐤 𝐝𝐢 𝐁𝐞𝐥𝐮𝐬𝐜𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐭𝐨
Le visualizzazioni non rappresentano consenso, Berlusconi ha attorno gli aficionados, stabili come una community.
𝐂𝐡𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐁𝐨𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐝𝐞 𝐌𝐚𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐬?
Bonino oscilla tra l’1 e il 2 per cento, de Magistris sull’1 per cento e sarebbe già un successo.
𝐒𝐨𝐫𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞?
Più di valore politico che di valore reale, Fratelli d’Italia potrebbe fare il boom e arrivare al 30 o indietreggiare in cabina, una novità sarebbe se i Cinquestelle superassero la Lega, il Movimento ha avuto un forte decremento ma nell’ultimo sondaggio era quotato al 10 e oggi è al 13-13,5 e ha superato la Lega al 13. Altra novità se il Pd andasse sotto il 20 per cento, il Pd di Renzi nel 2018 era al 18, dunque…
𝐋𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝟒 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐥 𝐏𝐝 𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢
Al Pd serve molto più del 4 per cento, i due terzi si eleggono col proporzionale e un terzo con l’uninominale e se Letta avesse 4 per cento in più avrebbe più parlamentari e senatori ma perderebbe comunque gran parte dei collegi uninominali che andrebbero al Centrodestra. Ci vorrebbe per il Pd almeno il 10 per cento in più.
𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐔𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐚, 𝐜𝐚𝐫𝐨 𝐛𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢?
Il caro bollette si, la guerra no.
𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐞𝐫?
Meloni tra i favoriti, Conte ha il gradimento anche di una parte che non vota Cinquestelle. Draghi è un outsider e potrebbe mettere d’accordo tutti.
𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐫𝐞?
Il 35 per cento, convincerli dipenderà dal tono della campagna elettorale gli ultimi giorni.