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Poliziotti si tolgono il casco per gli operai di Genova. Italia-Austria nessun inchino contro il razzismo

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(i gesti che fanno la differenza)

Nella foto, i poliziotti americani un anno fa inginocchiati durante una manifestazione per George Floyd, contro un loro collega che l’aveva ammazzato. Il gesto è stato ispirato da alcuni “sceriffi” coraggiosi, uno di questi, il capo della polizia di Minneapolis, si è tolto il cappello in segno di rispetto, chiese scusa alla famiglia della vittima, licenziò i quattro agenti che parteciparono al delitto. E al fratello di George Floyd che gli chiedeva giustizia, e a chi gli chiedeva perché li aveva licenziati, rispose: “Violazione dell’umanità”.
A Genova gli operai in protesta con la paura di perdere il lavoro sono affrontati dai poliziotti in tenuta antisommossa, faccia a faccia, caschi blu della polizia contro caschi gialli dell’Ilva. Una scena cara a Pier Paolo Pasolini. E’ accaduto questa mattina, è durata poco: gli agenti hanno levato i caschi e allungato le mani sugli operai, per stringerle.
I calciatori della Nazionale di Calcio non si inginocchieranno prima di Italia Austria come aveva chiesto il movimento antirazzista Black Lives Matter (le vite dei neri contano), anzi ci devono pensare, anzi solo se lo fanno gli altri…fa sapere il capitano Bonucci.
Chi ha mai sentito un calciatore esprimersi? Nel più grande sforzo d’intelligenza riesce perfino a dire “speriamo di portare a casa un risultato”, ricco di danari e tatuaggi, spesso si accompagna a ragazze con labbra rifatte e seni finti a 20 anni, specchio dei tempi. Chi allora se non Bonucci, può essere il capitano di questa brigata di don Abbondio e Ponzio Pilato, colui che urla, insulta e minaccia da una panchina perché sa di farla franca. Tanti di loro guadagnano due o tre milioni l’anno, talvolta senza nemmeno giocare, che ne possono sapere dei neri d’America e degli operai Ilva?
Ci vorrebbero più Belotti e Marchisio, ma non fanno rumore né maggioranza. Ha ragione Carletto Ancelotti, il razzismo si combatte con l’educazione. E i gesti ne fanno parte spesso più di tante inutili parole.

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