“Tutti i selciati di Roma hanno strillato, tutte le pietre del mondo li hanno uditi”, scrisse in brevi e commossi versi Eduardo De Filippo alla sua morte, 50 anni fa. Anna Magnani era cosi vera da non sembrare un’attrice, coraggiosa nel temporale di guerra e anticonformista in tempo di pace.
Roma città aperta, Mamma Roma, Bellissima sono pagine d’umanità che andrebbero trasmesse in prima serata dalla tv di stato come accadeva negli anni ’70 ma si vede che non è aria.
Quando si spense a 65 anni, il cinema l’aveva già dimenticata e lei ripiegò sui film per la Rai, senza dispiacersene troppo. L’ultimo del ’71, L’automobile di Alfredo Giannetti, è un affresco crepuscolare della sua malinconica esuberanza che tante mani hanno applaudito, benché nessuna le abbia restituito la carezza cercata tutta la vita.
Al suo funerale c’era una folla oceanica, forse 150 mila persone. Se Roma è città eterna, Anna Magnani è il suo canto infinito.
