A Singapore, isola dell’Indonesia con 5 milioni e mezzo di abitanti, oltre l’80 per cento della popolazione è vaccinata. Ma chi non lo è, secondo il governo esercita una pressione pericolosa sul sistema sanitario. Negli ospedali la maggior parte dei 280 posti letto delle terapie intensive è occupata dai non vaccinati, un dato che ha spinto le autorità della Repubblica parlamentare del sud est asiatico a mettere alle strette chi per scelta rifiuta il vaccino. E dal prossimo 8 dicembre lo Stato smetterà di pagare le spese mediche ai no vax contagiati.
A chi è parzialmente vaccinato invece saranno pagate le spese sanitarie fino al 31 dicembre e sarà permesso di completare il ciclo vaccinale. Il ministro della sanità Ong Ye Kung ha ritenuto necessario questo passo per lanciare “un segnale importante per convincere tutti a immunizzarsi“. In una nota il ministro ha spiegato che “le persone non vaccinate rappresentano una maggioranza sostanziale di coloro che necessitano di cure intensive e contribuiscono in modo sproporzionato alla pressione sulle nostre infrastrutture sanitarie”.
L’isola è in una fase stabile di contagi con circa 2-3 mila nuovi casi al giorno ma teme una nuova ondata. Dal vaccino finora sono esentati i bambini con meno di 12 anni e le persone che non sono in condizioni mediche idonee per il vaccino.
Singapore fa parte del più grande Stato-arcipelago del mondo, la Repubblica dell’Indonesia che conta oltre 275 milioni di abitanti ed è il quarto Paese più popoloso al mondo dopo Cina, India e Stati Uniti.