Brent Renaud, filmmaker indipendente, giornalista americano già collaboratore del New York Times, secondo le prime informazioni stava filmando la fuga dei profughi a Irpin. Sarebbe stato colpito quando le forze russe hanno iniziato a sparare su un’auto, vicino alla cittadina a nord ovest di Kiev.
Irpin e Bucha sono due sobborghi della capitale in mano ai russi dove si sta consumando il dramma dei civili che tentano di mettersi in salvo, vittime di bombardamenti indiscriminati.
Brent aveva compiuto 50 anni il 2 ottobre, veniva dallo stato del Tennessee, dove respira Nashville, 𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎. Avrebbe cercato di riprendere i momenti drammatici della fuga dei civili, un altro giornalista che era con lui è finito in ospedale e in un video pubblicato mentre riceveva le cure ha detto “stavamo filmando i profughi in fuga”.
Nella notte i russi hanno bombardato per la prima volta vicino al confine della Polonia, come è noto un Paese membro della Nato. Missili lanciati dalla Russia hanno distrutto la base militare di Yavoriv e avrebbero causato 35 morti,”180 mercenari stranieri” secondo la fonte russa, una base che ha ospitato esercitazioni militari della Nato e dove dal 2015 gli Stati Uniti inviano regolarmente istruttori per l’addestramento. Mosca nelle ultime ore aveva avvertito Washington: i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un “legittimo bersaglio” delle forze armate russe.
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